La strada del Prosecco, inaugurata nel 1966, è tra le più antiche strade del vino italiane. Un percorso a forte vocazione enogastronomica che si stende per 90 km tra le splendide Colline del Conegliano Valdobbiadene. Inizia a Conegliano, il centro più popoloso della zona, e arriva a Valdobbiadene, cuore della produzione del Prosecco Superiore DOCG. È famosa per le sue iniziative legate al territorio e per lo splendido panorama che si incontra durante il percorso. Può essere percorsa in auto o moto ma anche a piedi o in bici.
Il percorso inizia nella piccola cittadina di Conegliano che ospita l’Istituto Cerletti, la più antica Scuola di Enologia d’Italia, fondata nel 1876. Si prosegue verso l’incantevole borgo Collabrigo che regala panorami caratteristici circondati da vigneti e piccole macchie boscate. Continuando si arriva a San Pietro di Feletto per ammirare la splendida Pieve del XII secolo.Arrivati a Refrontolo, piccolo paesino famoso per il passito Docg, tipico vino da dessert, si continua il percorso fino a Solinghetto, con Villa Brandolini, sede del Consorzio Tutela del Vino Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg.
Superata Farra di Soligo, famosa per le torri medievali di Credazzo, si arriva a Col san Martino, borgo storico dove campeggia la chiesetta di San Virgilio. Giunti a Colbertaldo, si entra nel cuore delle Colline del Prosecco e si apre un panorama arricchito da piccoli coni collinari che sarà puro benessere per gli occhi, così come l’immergersi in infiniti vigneti. Dirigendosi verso nord si arriva finalmente a raggiungere il cru, l’area del Prosecco Superiore DOCG, quindi Cartizze, la collina da cui prende il nome il celebre spumante. Arrivati a Santo Stefano, di fronte alle colline del Prosecco Superiore DOCG, i vigneti si alternano ad antichi boschi di castagno.
Superando San Pietro di Barbozza, si arriva finalmente alla fine del viaggio di andata, nella graziosa cittadina di Valdobbiadene, centro vitivinicolo di fama internazionale dove una sosta per apprezzare il centro storico e una visita alle cantine sono d’obbligo. In alternativa al ritorno dalla strada di andata, la via più breve passa per Guia, Farrò, Rolle, Arfanta, Tarzo e Corbanese, fino a giungere nuovamente nel centro di Conegliano.
Il territorio ruota attorno alla fervente attività vitivinicola e alla tradizione enogastronomica. È quindi meta prediletta di turisti e amanti del vino che apprezzano il gusto e il buon bere. Le cantine che propongono visite guidate e degustazioni sono numerose e dislocate su tutto il territorio. Particolarmente numerose quelle di Valdobbiadene, cuore della produzione del Prosecco Superiore DOCG.
Ma l’enogastronomia non è l’unica attrattiva di questa zona: le Colline del Conegliano Valdobbiadene, infatti, per la loro bellezza paesaggistica, sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 2019. Dunque anche gli amanti della natura troveranno stimolante questo percorso e in particolare, chi viaggia piedi o in bici, troverà decine di sentieri e percorsi che si snodano tra boschi e vigneti fino ad arrivare eventualmente a piccole perle naturali. È il caso dei Laghi di Revine, raggiungibili con una piccola deviazione all’altezza di Tarzo. Si tratta di due laghi di origine glaciale che offrono aree per il relax e splendide passeggiate alla portata di tutti. Oppure del Monte Cesen, un piccolo massiccio che sovrasta le Colline del Prosecco Superiore e raggiunge i 1570 metri di altezza. Dalla cima di questo monte spoglio di alberi, dedicato da secoli alla pastorizia e alla produzione di eccellenti formaggi locali, lo sguardo si apre su tutto il Veneto, dalle Dolomiti Bellunesi alla pianura.